Ottimo
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L’annata 2003 è stata caratterizzata, come tutti sanno, da scarsa piovosità e da temperature medie particolarmente elevate.
L’analisi dei dati climatici più importanti è, a questo riguardo, piuttosto chiara.
Le temperature massime medie mensili sono state le più alte degli ultimi sette anni nei mesi di aprile, maggio, giugno, luglio ed agosto.
Le temperature minime medie mensili hanno invece raggiunto livelli sostanzialmente nella norma anche se mediamente piuttosto elevati durante i mesi estivi.
Ciò indica una sufficiente escursione termica, dato sicuramente positivo per l’ottenimento di una buona maturazione.
I millimetri di pioggia caduti durante il periodo vegetativo della vite sono moto limitati ma superiori rispetto al 2001 e molto simili al 1997.
Dal punto di vista della distribuzione delle precipitazioni si può evidenziare come queste siano state particolarmente limitate nei mesi di agosto e settembre.
Si può notare dunque come le maggiori condizioni di stress verificatesi durante il 2003 rispetto al 2001 ed al 1997 siano state determinate soprattutto dalle temperature massime che, come già evidenziato sopra, sono risultate nettamente superiori rispetto agli anni precedenti e dalla scarsità di precipitazioni nei mesi appena precedenti la maturazione.
Le condizioni climatiche sopra descritte hanno avuto effetti diversi a seconda delle differenti condizioni vegetative dei vigneti.
Possiamo sicuramente affermare che i maggiori problemi di stress si siano verificati sulle vigne di giovane età, dotate di radici poco profonde e quindi incapaci di procurarsi l’acqua.
Per quanto riguarda i vigneti adulti si può distinguere tra le vigne situate in terreni profondi e capaci di donare alle piante una sufficiente vigoria (proprio i terreni che erano stati maggiormente penalizzati nell’annata 2002), che hanno reagito positivamente, e quelle troppo deboli che hanno invece sofferto maggiormente.
Allo scopo di mostrare questi differenti comportamenti abbiamo scelto due diversi vigneti appartenenti alle categorie sopra citate confrontando i dati analitici del 2001 (sicuramente da considerare come un’annata di grande qualità) e del 2003.
Di questi vigneti forniamo una descrizione sommaria (ma sufficiente allo scopo) delle caratteristiche del suolo.
Nella prima vigna, molto debole, possiamo notare rispetto al 2001 una netta diminuzione dell’acidità, degli antociani e, seppur più lieve, dei polifenoli totali. La gradazione alcolica, invece, aumenta.
Questi cambiamenti possono essere compresi considerando che si è probabilmente verificato un netto rallentamento della maturazione che ne ha reso difficile il perfetto completamento.
Nel secondo vigneto più vigoroso, la diminuzione dell’acidità è molto più modesta ed i polfenoli sono sullo stesso livello del 2001. Anche l’andamento della maturazione appare più lineare.
Vale la pena di notare come le uve del vigneto più debole mantengano comunque una maggiore concentrazione anche in un’annata a loro sfavorevole mentre dal punto di vista aromatico il vigneto maggiormente vigoroso consente il mantenimento di una maggiore freschezza.
In generale, i cui dati sono ricavati dalla media di molti campioni di vino 2001 e 2003 in modo da ricavare informazioni attendibili), i vini 2003 presentano una gradazione alcolica molto elevata, delle basse acidità ed un ottimo livello di concentrazione (rappresentato soprattutto dall’estratto secco). Il colore risulta buono anche se non eccezionale mentre, dal punto di vista aromatico, le note prevalenti sono quelle di frutta matura o, in qualche caso, surmatura.

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